venerdì 31 dicembre 2010

felice e sereno anno

La notte del 31 dicembre sarà difficile. Sento dentro di me delle cose che si rompono, come lastre di vetro che si schiantano. Vado da una stanza all'altra in preda al furore, al bisogno di agire, ma non posso far nulla, perché tutti i tentativi mi sembrano falliti in partenza. Insuccesso: insuccesso dappertutto. Solo il suicidio luccica lassù, inacessibile.
Michel Houellebecq, Estensione del dominio e della lotta, Bompiani, 2009

giovedì 30 dicembre 2010

qui

La vita sulla Terra costa abbastanza poco.
Per i sogni ad esempio qui non paghi un soldo.
Per le illusioni - solo se perdute.
Per il possesso del corpo - solo con il corpo.
Wislawa Szymborska, Due punti / Qui, Libri Scheiwiller, 2010

mercoledì 29 dicembre 2010

il pescatore

Il pescatore è immobile, la sua canna da pesca immobile, il gatto accanto a lui immobile, il cane accanto al gatto immobile, il sole immobile, gli alberi immobili, gli uccelli immobili. Mi avvicino al pescatore, gli chiedo, Che ore sono?, Ora di pescare in silenzio, mi risponde senza guardarmi. Senza guardarlo penso di spingerlo nell'acqua gelida, il gatto si sposta, anche il cane si sposta, un pesce abbocca, il pescatore è salvo.

martedì 28 dicembre 2010

sarebbe bello

Sarebbe bello se un grande popolo
Vi sfilasse di tasca il fazzoletto da naso
E voi nel cercaste con gli occhi qualcuno
Che rimproverasse il ladruncolo.
Velirim Chlebnikov, 47 poesie facili e una difficile, Quodlibet, 2009

lunedì 27 dicembre 2010

un gatto

Un gatto stava accanto a un pescatore in attesa di qualcosa o forse solo per godere del sole dopo settimane di pioggia, è strano, ho pensato e penso anche ora, che un gatto, notoriamente animale mobile e diffidente, si sia messo proprio vicino a un pescatore dopo settimane di pioggia a godere del sole.

domenica 26 dicembre 2010

nullismo

Manifesto del Nullismo
Non scrivete nulla
Non leggete nulla
Non dite nulla
Non stampate nulla

sabato 25 dicembre 2010

buon natale

In definitiva, a meno di un trauma davvero serio, della portata di un cataclisma, escludendo il terremoto, che avrebbe altresì l'effetto di un additivo, la macchina frammentatrice del nord-est, che qualcuno paragona spesso e volentieri a una locomotiva, ma  a noi ricorda piuttosto una gigantesca betoniera su due ruote che rimesta su quattro dimensioni, continuerà a percorrere senza sosta queste intasatissime e rappezzatissime strade che sono il prodotto del prodotto del processo digestivo della macchina stessa, ovvero una delle tante possibilità di organizzarne le deiezioni. Il cosiddetto nord-est, affetto da pancreatite, si auto-digerisce.
Vitaliano Trevisan, Tristissimi giardini, Laterza, 2010

venerdì 24 dicembre 2010

un cagnolino

Un cagnolino guaisce, scondinzola.
Una vecchia, che cara, ci va.
Le balla, in mano, un sacchetto di rete.
Io non sono Cechov.
Velimir Chlebnikov, 47 poesie facili e una difficile, Quodlibet, 2009

giovedì 23 dicembre 2010

amore

In realtà, le esperienze sessuali accumulate nel corso dell'adolescenza minano e distruggono rapidamente ogni possibilità di proiezione d'ordine sentimentale e romantico; progressivamente, e molto rapidamente, si diviene tanto capaci d'amore quanto una ciabatta. E di conseguenza, ovviamente, si finisce per condurre un'esistenza da vecchia ciabatta; invecchiando si diventa meno seducenti, e questo provoca amarezza. Si comincia a invidiare i giovani, e presto l'invidia si trasforma in odio. Questo odio condannato a rimanere inconfessabile, si invelenisce e diventa sempre più cocente; poi si placa e si estingue, come tutto si estingue. Non resta altro che l'amarezza e il disgusto, la malattia e l'attesa della morte.
Michelle Houellebecq, Estensione del dominio e della lotta, Bompiani, 2009

mercoledì 22 dicembre 2010

poco

Poco, mi serve.
Una crosta di pane,
un ditale di latte,
e questo cielo
e queste nuvole.
Velimir Chlebnikov, 47 poesie facili e una difficile, Quodlibet, 2009

martedì 21 dicembre 2010

tempo

Dopo alcuni giorni passati a fare nulla in casa, decido che è ora giunta l'ora di uscire. Anche se non è male stare chiusi in casa, penso mentre fisso la gatta Vanessa e la gatta Vanessa fissa me, a volte è necessario fare qualcosa. Tutti sentono la necessità di non oziare, di non perdere tempo. Non ho mai capito che cosa significhi perdere tempo, non ho mai capito in che modo il tempo si perde, anche perché il contrario di perdere tempo è trovare tempo, e io non ho nessun bisogno di trovare tempo, non sento mai di perdere tempo.

lunedì 20 dicembre 2010

piove

In Africa piove solo durante la stagione delle piogge, a Roma piove solo durante l'inverno che forse è la stagione delle piogge ma nessuno la chiama in questo modo, credo che sarebbe utile cambiare i nomi alle stagioni, non a tutte, credo che sarebbe utile chiamare l'inverno stagione delle piogge.

domenica 19 dicembre 2010

belgi

Non ho mai pensato troppo ai belgi, ogni volta che penso a quel Paese mi vengono in mente i pittori fiamminghi oppure i pedofili, non so perchè quando sento parlare dei belgi oppure sono in Belgio penso ai pittori fiamminghi o ai pedofili, ma ieri durante le nove ore di attesa all'aeroporto di Bruxelles non riuscivo davvero a pensare ad altro: pittori fiamminghi e pedofili.

venerdì 17 dicembre 2010

milano

Nella metro una signora parlava da sola, al bar un signore parlava da solo, al negozio per animali la commessa parlava da sola, al supermercato la cassiera parlava da sola, in una panchina al parco una vecchia parlava da sola ed era seduta accanto a un vecchio che parlava da solo. Appena sono arrivato a casa ho chiamato mia sorella e abbiamo fatto due chiacchiere insieme.

giovedì 16 dicembre 2010

siamo troppi

L'altro giorno un signore di mezza età africano mi voleva vendere dei libri che parlano dell'Africa di fronte a una libreria. E' pieno di signori africani, di tutte le età, che vogliono vendere libri che parlano dell'Africa di fronte alle librerie.
Compra un libro sull'Africa, mi ha detto.
Ora non posso, ne ho già comprato uno la settimana scorsa, siete in tanti a vendere questi libri, gli ho risposto.
Anche voi in Africa siete tanti, forse troppi, mi ha detto, ma nessuno ve lo dice mai.

mercoledì 15 dicembre 2010

camminando

Tre giorni fa camminado sotto il sole sulla terra rossa ho incontrato una donna con il figlio. Due giorni fa camminando sotto il sole sulla terra rossa ho incontrato la stessa donna con il figlio. Ieri camminando sotto il sole sulla terra rossa ho incontrato di nuovo quella donna con il figlio. Domani, camminando sotto il sole sulla terra rossa, incontrerò quella donna con suo figlio.

martedì 14 dicembre 2010

ma la carne

Ma la carne non trema. Soltanto un amore
la potrebbe incendiare, e quest'odio la cerca.
Tutte quante le cose e la carne del mondo
e le voci, non valgono l'accesa carezza
di quel corpo e quegli occhi. Nell'estasi amara
che distrugge se stessa, quest'odio ritrova
ogni giorno uno sguardo, una rotta parola,
e li afferra, insaziabile, come fosse un amore.
Cesare Pavese

lunedì 13 dicembre 2010

cammino

Cammino a lungo sulla terra rossa, con il sole alto, con altre persone che camminano con me, nella mia stessa direzione oppure nella direzione opposta. Tutti vanno lungo le strade di terra rossa, con il sole alto, con altre persone che camminano con loro oppure nella direzione opposta.

domenica 12 dicembre 2010

specialità

Ragazza ben piantata che tutti dicevano bella, la compagna Veratti oltre al pianoforte e alla bravura scolastica aveva la specialità dei sorrisi smaglianti di buona educazione. Cosa che faceva molto colpo a quei tempi, perché noi non sapevamo ancora che si potessero fare dei sorrisi così per niente.
Gianni Celati, Un eroe moderno, Quodlibet, 2008

sabato 11 dicembre 2010

merda

Qual è il segno culturale del nostro tempo
il bello di cattivo gusto
cioè la merda
le belle pubblicità di merda i bei abiti

di merda il bell'erotismo di merda
le belle barche di merda i bei romanzi
di merda il bel giornalismo di
i bei talk show di merda insomma

tutti i belli super professionali
di merda prodotti dalla cultura spettacolo
di merda con quella incancellabile e richiesta
vena di cattivo gusto cioè di merda
Nanni Balestrini

venerdì 10 dicembre 2010

la signora

Avevo forse solo una cosa  importante da dire e me la sono dimenticata, questo sembrava dirmi la donna nera africana che ho incontrato in mezzo all’Africa nera, un posto che non ha nemmeno un nome,  dove mi trovavo qualche giorno fa.
...to be continued

giovedì 9 dicembre 2010

caldo

Fa una certa impressione partire da Bruxelles con la neve e arrivare in Africa dove ci sono trenta gradi, anche se gli africani non mi sembravano impressionati, nemmeno i bambini africani mi sembravano impressionati. Era pieno bambini africani l'aereo, bambini africani accompagnati da genitori africani che tornavano a casa per il natale. Due dei genitori dei bambini africani abitano a Vicenza e lavorano nelle concerie e tornano in Ghana per natale.

mercoledì 8 dicembre 2010

arte

Gli storici dell'arte raccontano sull'arte una gran quantità di chiacchiere finché non uccidono l'arte a forza di chiacchiere. L'arte viene uccisa dalle chiacchiere degli storici dell'arte.
Thomas Bernhard, Antichi maestri, Adelphi, 1992

martedì 7 dicembre 2010

signora

La signora con la pelliccia non trova che la pelliccia a Roma non serva a nulla e non trova che il cappottino del cane a Roma non serva a nulla e non trova che il SUV a Roma non serva a nulla. La signora con la pelliccia pensa che sia fondamentale girare per Roma con la sua bella pelliccia del cazzo, con il suo barboncino accessoriato di cappottino del cazzo e con il suo bel SUV del cazzo.

lunedì 6 dicembre 2010

bici

La signora ben vestita, ben pensante, ben parlante, ben appartente mi ha detto, Scusi signore ma lei deve legare la bici proprio a questo palo? Con tutti i pali che ci sono non potrebbe sceglierne un altro? Non è bello vedere la sua bici legata al palo, non a questo palo almeno, ci sono pali più adatti alla sua bici, non trova?
Certo ho detto alla signora ben vestita, ben pensante, ben parlante e ben apparente, ha ragione, ho detto. Cerco un palo più adatto.

domenica 5 dicembre 2010

musei

La gente, si sa, va nei musei unicamente perché le è stato detto che una persona di cultura deve visitare i musei, non per interesse, la gente non ha alcun interesse per l'arte, in ogni caso in novantanove per cento dell'umanità non ha per l'arte il benché minimo interesse, così Irrsigler, basandosi su Reger parola per parola.
Thomas Bernhard, Antichi maestri, Adelphi, 1992

sabato 4 dicembre 2010

curiosità

La signora del bar che si chiama il ‘Il bar’ è una signora molto curiosa, anche se tende a nascondere la sua curiosità facendo domande molto vaghe le cui risposte devono essere necessariamente vaghe e le risposte vaghe, in quanto tali, non la soddisfano. Lo capisco dall’espressione del viso: la signora del bar che si chiama ‘Il bar’ ha quattro espressioni del viso e una di queste è piuttosto vaga.

venerdì 3 dicembre 2010

giappone

La settimana scorsa sono andato a mangiare al giapponese ma erano tutti cinesi e i cuochi erano bengalesi e i clienti erano romani e il parcheggiatore era pakistano e sono andato con un americano mezzo giapponese.

giovedì 2 dicembre 2010

funzionari

Cionondimeno e conformemente a ciò li hanno inventati i funzionari. Io leggo e sputo dallo schifo.  Particolarmente ributtante il modo in cui scrive la gioventù. Un modo oscuro, gelido e senza eleganza; scrive, figlia di un cane, come giacesse fredda nella bara.
Anton Cechov, Senza trama e senza finale, Minimum fax, 2002

mercoledì 1 dicembre 2010

relazioni

Camminando su via Catania si incontrano molte persone che chiedono svariate cose. Da accendere, una sigaretta, dov'è piazza Bologna, dov'è la stazione Termini, venti centesimi per un panino, di nuovo una sigaretta, dove si trova il ristorante da Mario e perchè i mezzi pubblici sono in sciopero.

martedì 30 novembre 2010

relazioni

Quando cammino di solito guardo per terra ma a volte guardo le facce della gente che se ne accorge e sembra volermi dire, Cazzo hai da guardare? Quando vedo un cane provo ad accarezzarlo e anche il cane sembra volermi dire, Cazzo accarezzi? Ieri ho visto un gatto, Leo il re del Colosseo, appena mi ha visto è scappato via a tutta velocità. Strana gente, strani cani e strani gatti in questa città.

lunedì 29 novembre 2010

una vecchia

Una vecchia, per la troppa curiosità, si sporse troppo dalla finestra, cadde e si sfracellò.
Dalla finestra si affacciò un'altra vecchia e si mise a guardare giù quella che si era sfracellata, ma, per la troppa curiosità, si sporse troppo dalla finestra, cadde e si sfracellò.
Poi dalla finestra cadde una terza vecchia, poi una quarta, poi una quinta.
Quando cadde la sesta vecchia mi stancai di stare a guardarle e me ne andai al mercato Mal'cevkij, dove, dicevano, a un cieco avevano regalato uno scialle fatto ai ferri.
Daniil Charms, Casi, Adelphi, 1990

domenica 28 novembre 2010

domenica

La domenica non si deve uscire, non si deve andare alla casa di dio, non si deve pranzare con la famiglia, la domenica non si deve scrivere, la domenica non si deve per forza. La domenica si può anche decidere di non fare nulla oppure si può anche non decidere.

sabato 27 novembre 2010

fontanelle

A Roma ci sono molte fontanelle, le fontanelle di Roma le incontri dappertutto, mentre vai in bici, mentre cammini. Solo con l’auto forse non riesci a vedere le fontanelle di Roma. Quando si vive a Roma non si fa caso al fatto che ci sono centinaia di fontanelle, migliaia di fontanelle. Qualcuno di certo si sarà chiesto quante sono queste fontanelle e qualcuno le avrà certamente contate. Bisognerebbe scriverci qualcosa su queste fontanelle.

venerdì 26 novembre 2010

cimiteri

Personalmente non ho niente contro i cimiteri, ci passeggio molto volentieri, più volentieri che altrove, credo, quando sono obbligato a uscire. L'odore dei cadaveri, che percepisco nettamente  sotto quello dell'erba  e dell'humus, non lo trovo spiacevole. Un po' troppo zuccherato forse, un po' inebriante, ma quanto preferibile a quello dei vivi, delle ascelle, dei piedi, dei culi, dei prepuzi cerosi e degli ovuli delusi.
Samuel Beckett, Racconti e prose brevi, Einaudi 2010

giovedì 25 novembre 2010

mattino

Sì, oggi ho sognato un cane.
Leccava una pietra, poi è corso al fiume e si messo a guardare nell'acqua.
Forse ci vedeva qualcosa? Perchè guarda nell'acqua?
Ho acceso una sigaretta. Ne sono rimaste solo due. Me le fumerò e non ne avrò più.
Anche di soldi non ce n'è.
Dove mangerò oggi?
Stamattina posso prendere il tè: ho ancora dello zucchero e un panino. Ma di sigarette non ne avrò più E non ho dove mangiare.
Daniil Charms, Casi, Adelphi, 1990

mercoledì 24 novembre 2010

colon retto

Nella metro di Roma c'è un cartello gigante con scritto, Il tumore del colon retto si può prevenire. Appena l'ho letto ho sentito un leggero fastidio al colon retto che non so cosa sia ma sono certo di aver sentito un leggero disturbo. Sono andato a casa e ho chiamato il dottor. Piazza e gli ho detto, Ascolti, sono certo di aver un leggero disturbo al colon retto. Il dottor Piazza non mi ha risposto nel merito del mio leggero disturbo, mi ha detto che era meglio se andavo da lui per una ispezione anale.

martedì 23 novembre 2010

numero di personaggi

E' un errore voler mettere in scena un gran numero di personaggi. Centro di gravità devono essere due soli: lui e lei...
Anton Cechov, Senza trama e senza finale, Minimum Fax, 2002

lunedì 22 novembre 2010

tristi tropici

Quando uno va ai tropici pensa di trovare un clima tropicale e in effetti di solito funziona così. Quando uno torna a Roma pensa di trovare un clima temperato delle medie latitudini, invece ora c'è un clima tropicale delle medie latitudini, un nuovo clima che forse ho inventato io, ma sono abbastanza certo che a Roma si possa parlare di questo nuovo clima che forse ho inventato io, clima tropicale delle medie latititudine, questo c'è a Roma.

domenica 21 novembre 2010

ponte

Finisco di fumare la sigaretta e poi esco, pensavo mentre dalla finestra di casa mia osservavo una vecchia signora che attraversava il ponte con alcune buste per la spesa ancora vuote.
Anch’io, dopo aver finito di fumare la sigaretta, devo attraversare il ponte, pensavo mentre guardavo la vecchia signora. Solo attraversare il ponte mi dicevo.
La vecchia signora attraversa spesso il ponte, pensavo mentre spegnevo la sigaretta nel posacenere che avevo posizionato sopra il davanzale della finestra di casa mia. La vecchia signora attraversa il ponte con le buste per la spesa vuote e poi lo riattraversa in senso opposto con le buste per la spesa piene.
Solo un’altra sigaretta pensavo mentre la signora ormai era lontana dal ponte, solo un’altra sigaretta e poi mi decido, esco e attraverso anch’io il ponte come ha fatto la signora ormai più di cinque minuti fa.
Una birra abbastanza fredda, un brano di Charlie Parker e la signora era già di ritorno – la vedevo dalla finestra mentre attraversava il ponte in senso opposto con le buste della spesa piene.
Un’altra birra e un altro brano di Charlie Parker e poi esco, mi dicevo mentre accendevo una sigaretta appoggiato al davanzale della finestra di casa mia.

sabato 20 novembre 2010

africa

Quando uno torna da un viaggio dall'Africa si rende subito conto di non stare in Africa, ho pensato appena sceso dall'aereo. Un tempo così di merda quando stai in Africa non te lo immagini nemmeno, mi sono detto.

venerdì 19 novembre 2010

credere nell'assurdo

scrivendo una poesia
& sentendomi assurdo
per questa attività senza sugo
sono andato alla finestra
& ho visto un mingherlino
cappelmatto barba di tarme
baffo alla groucho
ghignante
mormorante
a se stesso
contemplava
le cartoline di auguri
alla  finestra
della imprimerie
git-le-coeur
all’improvviso
con una rapida
calligrafia sul muro
ridendo di soppiatto
& scuotendo la vecchia testa
(bislacco solitario
vestito un po’ da prete
topesco & nero) lui
ha scritto
& ho dovuto vedere
& sono corso sotto
& ho letto
Stiamo cercando
ragioni razionali
per credere
nell’assurdo

Harold Norse 

giovedì 18 novembre 2010

punti

Punto. Punto e poi a capo.
Virgola, aperta parentesi ( e poi chiusa parentesi ) Punto.
Non cambia di una virgola e posso aprire tutte le parentesi che voglio.
Ci metto un punto? Meglio se di domanda.

sesto quinto quarto terzo secondo primo mondo

Non posso più sopportare
i miserabili al potere
solo le mie disperazioni
mi fanno sentire ancora vivo
ho fame d'amore
e ti desidero
ma porca miseria, tutte a me devono capitare
inconvenienti e poi disgrazie e sciagure
ma in che paese vivo
IL TERZO MONDO
Il teatro degli orrori

mercoledì 17 novembre 2010

il prato

In mezzo al prato, questo pomeriggio, raccolgo
un sacco di ricordi stravaganti. Quell’impresario
di pompe funebri che ha chiesto a mia madre se
voleva comprare l'intero completo con cui seppellire mio padre
oppure solo la giacca? Non è che devo per forza
fornire una risposta a questa o a qualsiasi altra
domanda. Però, oh, lui è entrato
nel forno crematorio con i pantaloni addosso.
Raymond Carver

martedì 16 novembre 2010

africa

Uno, quando va in Africa pensa di andare in Africa e poi tornare a casa. Anch'io quando sono venuto in Africa pensavo di venire in Africa e poi tornare. Pensavo e penso di tornare in Italia. A volte però, in certi momenti, penso che, tutto sommato, potrei pure rimanere qui. E' talmente grande che ti viene voglia di restarci.

lunedì 15 novembre 2010

caldo

In Africa non piove, fa un caldo che mi pare di morire, alle volte mi dico ora non ce la faccio, ora muoio, e guardo gli africani che al caldo non badano, questi africani fanno tutto come se niente fosse. Forse dovrei diventare africano per poter sopportare questo maledetto caldo, penso, se diventassi africano non sentirei questo caldo, mi dico.

domenica 14 novembre 2010

africa

Europa. America. Australia. Asia.
Siamo ovunque. A volte, sono ovunque, oppure, più semplicemente, non sono da nessuna parte.
Ora sono qui, dove non lo so.

sabato 13 novembre 2010

era la tua vita

Era la vita tua lieta e gentile.
Quando a un tratto arrivò, gonfio d'amore,
un lombrico vestito da signore.
E' quieta la tua vita e senza stile. 
Sandro Penna

venerdì 12 novembre 2010

figli del bunga bunga

Oggi sono uscito dall'aeroporto di Monrovia e c'era David che mi aspettava. Ci siamo salutati, dopo due secondi mi ha detto, ma che cazzo di presidente avete in Italia? Manco qui succedono queste cose, ha aggiunto.

figli di annibale

Lo sapete quanto sono grossi e lenti gli elefanti? 
Eppure Annibale gli fece passare le alpi con novantamila uomini africani
Annibale sconfisse i romani restò in Italia da padrone per
quindici o vent’anni.

Almamegretta

giovedì 11 novembre 2010

vedere

Ho veduto ogni cosa; adesso, quindi, non si tratta di quello che ho veduto, ma di come l'ho veduto.
Anton Cechov, Senza trama e senza finale, Minimun Fax, 2002

mercoledì 10 novembre 2010

non piove

Forse non mi sono reso conto che siamo già a marzo visto che oggi non piove. Devo andare a dire alla signora del bar che si chiama 'Il bar' che non è vero che a Roma piove da ottobre a marzo, ma forse è vero che non ci sono più le mezze stagioni, che si stava meglio quando si stava peggio e le altre cose che mi dice la signora del bar che si chiama 'Il bar'.

martedì 9 novembre 2010

piove

Forse è il caso di iniziare a preoccuparsi, ho pensato quando mi sono accorto che pioveva.
Se non smette di piovere devo necessariamente iniziare a preoccuparmi, ho pensato.
Non ti devi preoccupare, mi ha detto la signora del bar che si chiama 'Il bar', quando mi ha visto, marzo arriva presto, ha aggiunto.

lunedì 8 novembre 2010

piove

Piove. L'aveva detto la signora del bar che si chiama 'Il bar' che a Roma piove sempre da ottobre a marzo. La signora ha anche aggiunto che non ci sono più le mezze stagioni, che si stava meglio quando si stava peggio, che una rondine non fa primavera e altre cose che ora non dico.

domenica 7 novembre 2010

matilde

Dopo aver mangiato di solito mi preparo il caffè e accendo la TV. Guardo Teleregione dove va in onda la cartomante Matilde. La signora Matilde aiuta a riunire amori ritenuti impossibili, grazie ai suoi metodi infallibili, riporta amore, pace e serenità nella coppia. Esperta di tutti i tipi di magia esistente nel mondo, opera in magia bianca, rossa e combatte gli eventi negativi creati dalla magia nera. La signora Matilde aiuta ad annullare ogni tipo di aspetto sfavorevole che state attraversando nella vostra vita. Amore, passione, lavoro, inquietudine, solitudine, disperazione: finalmente è arrivata la signora Matilde, chiamala, e la vita tornerà a sorriderti. Questo dice la signora di sé e io non ho nessun motivo per non credere che lei sia in grado di rendermi felice in questo momento, quindi posso affidarmi alla signora con tranquillità, posso essere certo che lei mi darà una grossa mano a risolvere i vari problemi che devo affrontare nella vita.
Vorrei fare il postino

sabato 6 novembre 2010

scrivere un curriculum

Che cos'e' necessario?
E' necessario scrivere una domanda,
e alla domanda allegare il curriculum.
A prescindere da quanto si e' vissuto
e' bene che il curriculum sia breve.
E' d'obbligo concisione e selezione dei fatti.
Cambiare paesaggi in indirizzi
e malcerti ricordi in date fisse.
Di tutti gli amori basta quello coniugale,
e dei bambini solo quelli nati.
Conta di piu' chi ti conosce di chi conosci tu.
I viaggi solo se all'estero.
L'appartenenza a un che, ma senza perche'.
Onorificenze senza motivazione.
Scrivi come se non parlassi mai con te stesso
e ti evitassi.
Sorvola su cani, gatti e uccelli,
cianfrusaglie del passato, amici e sogni.
Meglio il prezzo che il valore
e il titolo che il contenuto.
Meglio il numero di scarpa, che non dove va
colui per cui ti scambiano.
Aggiungi una foto con l'orecchio in vista.
E' la sua forma che conta, non cio' che sente.
Cosa si sente?
Il fragore delle macchine che tritano la carta.

Wiesława Szymborska

venerdì 5 novembre 2010

ciccio

La signora del bar che si chiama 'Il bar' oggi mi ha detto, Buon giorno ciccio, cosa ti do oggi ciccio? Il solito caffè ciccio? Parcheggiata la bici ciccio? Ho risposto buongiorno, sì il solito caffè, sì ho parcheggiato la bici. Ho bevuto il caffè e ho pagato. La signora mi ha detto, Grazie ciccio, ci vediamo domani ciccio.

giovedì 4 novembre 2010

nel cortile

Nel cortile c'è una vecchia che tiene in mano un orologio a pendolo. Io passo davanti alla vecchia, mi fermo e le chiedo:
Che ore sono?”.
Guardi” mi dice la vecchia.
Io guardo e vedo che la pendola non ha le lancette.
Non ci sono lancette” dico.
La vecchia guarda il quadrante e mi dice:
Sono le tre meno un quarto”.
Ah, bene. Grazie mille” dico, e me ne vado.
Daniil Charms, Casi, Adelphi, 2008

mercoledì 3 novembre 2010

luce

Roma ha una luce che fa quasi male. Arrivo al lavoro con gli occhi che lacrimano ogni tanto. Ieri correvo a tutta velocità con la mia bici e non vedevo nulla, e meno vedevo più correvo contro la luce. Ho sfiorato un motorino fermo al lato della strada, la signora si è molto arrabbiata, mi ha urlato qualcosa che non ho capito bene, ma mi pare che mi abbia urlato, Ambecille, ma che te cori!

martedì 2 novembre 2010

gatti fratelli

Mio fratello ha un fratello che sarei io e oltre a un fratello ha un gatto che sarebbe il fratello del mio gatto. Mio fratello si chiama Mario, io mi chiamo Carlo, il suo gatto si chiama Carlo e il mio gatto si chiama Mario. Mario e Carlo non sono mai andati d'accordo mentre io e mio fratello sì. Oltre ad andare d'accordo né io né mio fratello pisciamo sul divano. Carlo e Mario lo fanno.

lunedì 1 novembre 2010

se la pernice

Se la pernice spicca il volo suo figlio non resta a terra.
Malgrado la sosta prolungata di un uccello su un baobab, lui non dimentica che il nido nel quale è stato covato è nell'arbusto.
E quando non si sa dove si va, è bene sapere da dove si viene.
Ahmadou Kourouma, Aspettando il voto delle bestie selvagge, Edizioni E/O, 2001

domenica 31 ottobre 2010

domenica

Ieri era sabato e non ho scritto nulla. Oggi e' domenica e avrei un sacco di cose da scrivere, per esempio potrei scrivere che domani nonostante sia lunedi' e' festa. Ieri ho conosciuto una che mi ha detto che era contenta che ci sarebbero stati due giorni di vacanza anche se il giorno di vacanza e' solo uno. Non gliel'ho detto ma a un certo punto le ho chiesto, Come va? Lei mi ha risposto, Indifferente. Non ho capito la risposta ma ho subito pensato che ci sarebbero stati due giorni di vacanza.

sabato 30 ottobre 2010

sabato

Oggi è sabato e non scrivo niente.

venerdì 29 ottobre 2010

domande

Ieri ero nel bar che si chiama 'Il bar' e c'era una signora che mi ha chiesto, Mi dai per favore una sigaretta? Sì, le ho risposto. Poi mi ha chiesto, Mi dai anche da accendere? Sì, le ho risposto. Poi mi ha chiesto, E' dura la vita? Sì, le ho risposto. Poi mi ha chiesto, E' difficile trovare lavoro? Sì, le ho risposto. Poi mi ha chiesto, Fa male arrabbiarsi? Non lo so le ho risposto, ma penso che bene non faccia. Poi la signora è uscita dal bar per fumare la sigaretta.

giovedì 28 ottobre 2010

non piove

Oggi non piove. Devo dirlo alla signora del bar che si si chiama 'Il bar'. Dopo che mi ha detto che se a Roma piove in ottobre poi piove fino a primavera mi sono intristito in un modo che la signora si è preoccupata.

mercoledì 27 ottobre 2010

piove

Ieri, percorrendo l'Italia verso nord in treno mi sono reso conto che piove ovunque: tutto il tratto Roma Udine è sotto la pioggia. Se a Roma, come mi ha detto la signora del bar che si chiama 'Il bar', piove da ottobre a primavera forse anche da Roma a Udine pioverà da ottobre a primavera.

lunedì 25 ottobre 2010

piove

Oggi a Roma piove e mi hanno detto che quando a Roma inizia a piovere non smette mai, soprattutto quando inizia a piovere in ottobre poi non c'è pace fino alla prossima primavera. Se piove fino a primavera è un bel casino, ho pensato quando la signora del bar che si chiama 'Il bar' mi ha detto questa cosa.

domenica 24 ottobre 2010

cose da fare

Quando la mattina mi sveglio ho sempre un sacco di cose da fare: andare in bagno, andare in cucina, prendere il caffè, prendere la moka, prendere l'accendino per accendere il gas, preparare il caffè, prendere il latte dal frigo, mettere il latte nel pentolino e accendere lo stesso gas utilizzato per il caffè con lo stesso accendino, prendere i biscotti dalla credenza, prendere una tazza e riempirla di caffè e latte, bere il caffèlatte mangiando i biscotti. Dopo devo mettere la tazza nell'acquaio, riporre il latte in frigo e i biscotti nella credenza. 
Il barattolo del caffè di solito lo lascio sopra al tavolo, lo metto al suo posto quando ritorno la sera così ho qualcosa da fare.

sabato 23 ottobre 2010

fretta

Ehi, Woyzeck, dove vai così di fretta? Fermati, Woyzeck, corri per il mondo come la lama di un rasoio, c'è da tagliarsi a sfiorarti; corri come se dovessi radere un reggimento di cosacchi in un quarto d'ora o finire impiccato all'ultimo pelo rimasto. - Ma, a proposito di barbe lunghe, cosa...volevo dire? Woyzech...le barbe lunghe...
Buchner, Woyzeck, Garzanti, 1999

venerdì 22 ottobre 2010

La fiat

Dovevo avvitare i bulloni alla marmitta nove bulloni. Dovevo stare otto ore con la pistola in braccio il motore mi passava davanti avvitavo poi andava via. Un altro metteva la marmitta e infilava i bulloni io li avvitavo solo. Era abbastanza facile ma dovevo stare otto ore con la pistola in braccio o su una spalla una pistola a aria che pesa quattordici chili. Poi a me i lavori che devo usare una mano sola o un solo braccio che non li devo usare tutti e due insieme non mi piacciono. Perché mi fanno una spalla piú grossa e un'altra piú piccola. Diventi storto con una spalla in un modo e una in un altro un muscolo piú grosso e un altro piú piccolo. Ti deformi veramente. Mentre se fai dei movimenti come la ginnastica dove muovi tutte due le parti allo stesso modo questo non mi dà fastidio. Questa ginnastica qua invece mi faceva incazzare. Mi mettevo il motore sulla spalla e poi il rumore totototototo to to to non ne potevo piú. 
Nanni Balestrini, Vogliamo tutto, Feltrinelli,1971

giovedì 21 ottobre 2010

signore e signori II

Ieri sera sono andato al bar che si chiama  'Il bar' e la donna dietro al bancone non mi ha chiesto come al solito, Cosa prende il signore? E quando sono uscito non mi ha detto, Grazie Signore, arrivederci signore. Ieri sera al bar che si chiama 'Il bar' la signora mi ha detto, Ciao caro, cosa prendi caro? E quando sono uscito mi ha detto, Grazie caro, Arrivederci caro.
Non sono più un signore, sono caro.

mercoledì 20 ottobre 2010

finestra

Conrad non riusciva a far capire alla moglie che mentre guardava fuori dalla finestra stava lavorando. Nemmeno io riesco a spiegare al mio capo che mentre guardo fuori dalla finestra sto lavorando.

martedì 19 ottobre 2010

è colpa mia

E' colpa mia
se siamo diventati indifferenti
più poveri più tristi
e meno intelligenti
è colpa mia 

che non mi curo delle tue speranze
forse perché delle idee
non so più che farne
è colpa mia
non ci avevo mai pensato
è colpa mia
non presto mai troppa attenzione
è colpa mia
perché non prendo posizione
è colpa mia
mi crolla il mondo addosso
se ci penso
non me ne frega niente
è colpa mia
ho aperto gli occhi all'improvviso
e ho visto te
e nessuna spiegazione
soltanto quando è troppo tardi
ti ricordi ch'è tutto vero [...]


Il teatro degli orrori

lunedì 18 ottobre 2010

se gli uomini

Se gli uomini avessero sempre da fare
sarebbe meglio
perché avrebbero meno tempo
per soffrire,
se ci fosse molta socialità
feste e canti, riti
molta natura, non quelle discoteche oscene
non quelle città schifose,
molta religione, più musica,
più fanciulle che danzano battendo i piedi
o cantando su barche scendendo i fiumi,
molto camminare nei boschi, molto studio e amore,
non quella televisione da lupanare, con facce da assassini,
molta arte, molta cortesia e gentilezza,
buone maniere, educazione, studio,
meno intellettuali ignoranti,
e quei vip, con quelle facce da maiali
che si rotolano nella loro merda,
più umiltà, molta più umiltà, e rispetto,
se ci fosse più silenzio, più feste
più lavorare insieme, tranquilli,
contenti di lavorare insieme, cantando.

Claudio Damiani

domenica 17 ottobre 2010

domenica

La domenica il bar che si chiama 'Il Bar' è chiuso.

sabato 16 ottobre 2010

uscire, atto secondo

Usciamo? 
 E dove andiamo?
Fuori, facciamo un giro, vediamo che succede.
Perchè dovremmo uscire? Sto tanto bene qui, a te non piace stare in questa stanza? 
Si, mi piace stare qui, ma forse potremmo uscire a vedere qualcosa.
Ma se non sappiamo nemmeno che c’è là fuori, io non capisco la ragione, non capisco perchè dopo tanto tempo ti viene in mente di uscire. Ti manca forse qualcosa qui dentro? 
No, non è questo, più che altro mi è venuta una curiosità.
Una curiosità? E che vorrebbe dire una curiosità? E se poi ci succede qualcosa là fuori? Non sai che ti può capitare se esci. 
Forse hai ragione, non c’è ragione per uscire. Stiamo qui è più sicuro.
Ecco, meglio così, stiamo qui, è più sicuro.

venerdì 15 ottobre 2010

passi

In tutti questi anni, nel corso di tutti gli spostamenti da me effettuati, da casa al tabaccaio (791p), da casa al municipio (930p), da casa al negozio di generi alimentari (1851p) eccetera, il computo del numero dei passi, sempre scrupolosamente contati e successivamente annotati in un apposito taccuino che ho sempre con me, durante il viaggio di andata poi durante il viaggio di ritorno, non è mai tornato.

Vitaliano Trevisan, I quindicimila passi, Einaudi, 2002

giovedì 14 ottobre 2010

uscire

Quando esco non so chi incontro e spero di non incontrare nessuno. Spesso, quando esco sto molto attento a non mettermi in situazioni che presuppongano l'interazione con altri esseri umani. Vagare da solo per città, questo è l'obiettivo principale delle mie uscite. Per questo continuo a frequentare i cimiteri d'estate oppure i parchi d'inverno e continuo a camminare di notte senza fare a caso alle stagioni, di notte a piedi in giro non c'è quasi mai nessuno.

mercoledì 13 ottobre 2010

signore e signori

Ieri sono entrato al bar che si chiama “Il bar” e la signora dietro al bancone ha detto, Cosa prende il signore? Mi sono girato ma non ho visto nessuno e quindi ho subito capito che ero io il signore. Le ho risposto, Un caffè grazie. Un caffè per il signore ha urlato al ragazzo che lavora nel bar che si chiama “Il bar”. Poi la signora mi ha detto, Desidera qualcos'altro il signore? No grazie, ho risposto. Ho pagato e la signora e anche il ragazzo mi hanno detto Grazie signore, arrivederci signore. Da quando sono a Roma sono un signore.

martedì 12 ottobre 2010

cattolici e comunisti

Avete mai fatto caso al fatto che oggi, in Italia, è pieno di gente che quarant'anni fa era atea e comunista adesso sono diventati cattolici?
Io, non lo so, se trovassi qualcuno che quarant'anni fa era cattolico e adesso è ateo e comunista, sarei curioso di andarci a cena insieme, con uno così, invece non esco mai di casa, praticamente.
Paolo Nori, Mi compro una Gilera, Feltrinelli, 2008

lunedì 11 ottobre 2010

tempo

Dopo tre giorni passati a fare nulla in casa, decido che è ora giunta l'ora di uscire. Anche se non è male stare chiusi in casa, penso mentre fisso la gatta Vanessa e la gatta Vanessa fissa me, a volte è necessario fare qualcosa. Tutti sentono la necessità di non oziare, di non perdere tempo. Non ho mai capito che cosa significhi perdere tempo, non ho mai capito in che modo il tempo si perde, anche perché il contrario di perdere tempo è trovare tempo, e io non ho nessun bisogno di trovare tempo, non sento mai di perdere tempo, sento solo che impiego il tempo in un modo che la grande maggioranza delle persone non capisce, non coglie, e considera il mio impiego del tempo una perdita.

domenica 10 ottobre 2010

Anna Achmatova

Vago per l'onde e mi nascondo nel bosco,
Appaio sopra un limpido smalto,
Non sopporterò, certo, male il distacco,
Ma un incontro con te – non credo.

Anna Achmatova, Poema senza eroe, Einaudi, 1966

sabato 9 ottobre 2010

bar

Ieri sono andato in un bar che si chiama “Il bar” e che aveva l'aspetto di un bar e c'erano molte persone che di solito si trovano nei bar. Penso che ci tornerò presto.

venerdì 8 ottobre 2010

bici

Roma non è una città adatta alle bici. A Roma se giri in bici  ti ammazzano, Roma è tutta  in salita e in discesa. Roma è a dimensione di motorino. Con la bicicletta non si fa nulla.
Tre giorni fa mi sono comprato una bici.
Ieri sono andato al Pigneto, ho fatto via Nazionale, via Giolitti, piazza di Porta Maggiore, via Casilina e via del Pigneto. Al ritorno ho fatto via Casilina, piazza di Porta Maggiore, via Giolitti e via Nazionale. L'altro ieri sono andato a Piramide, poi viale Persichetti, via Marmorata, via Vanvitelli. Oggi sono stato a villa borghese, poi viale delle Belle Arti, via di Valle Giulia, via Flaminia, piazza del Popolo, poi ero un po' stanco e mi sono fermato per bere dell'acqua. Delle cose si fanno in bici.

pescare

Strana cosa la pesca. L'unico aspetto davvero positivo è che per pescare bisogna stare in solitudine e in silenzio, per il resto è una palla mortale e una sofferenza. Come fanno i pescatori a stare per molte ore sotto al sole ad aspettare che uno stupido pesce abbocchi all'amo?
Guardavo Glauco e guardavo gli altri pescatori, tutti uomini, tutti a torso nudo, tutti con il cappello in testa, tutto con la canna in mano, tutti concentrati, tutti in silenzio, tutti a una certa distanza gli uni dagli altri.
Glauco ha preso sette trote, secondo lui grazie alle esche vive, gli altri pescatori in effetti prendevano molto meno ed erano di certo molto invidiosi.
Per fortuna il laghetto a una certa ora chiude e i pescatori devono andarsene e con loro gli accompagnatori.

giovedì 7 ottobre 2010

I phone

L'altro giovedì al centro commerciale c'era una coda infinita di fronte al negozio di telefoni, che cazzo ci fanno tutte queste persone di fronte al negozio di telefoni?, mi sono chiesto mentre ordinavo un caffè al bar. Bevo il caffè, pago novanta centesimi di euro, mi avvicino a una signora un po' grassa ma con la faccia simpatica, le chiedo, scusa ma perché siete tutti qui in fila? Oggi è il primo giorno in cui vendono l'I Phone mille, mi dice con un grande sorriso. Ah, ecco, dico. Cazzo, nessuno mi ha detto che oggi si poteva comprare l'I phone mille, penso, anche se non so che cosa sia l'I phone mille, ma posso chiederlo alla signora grassa ma con la faccia simpatica. Scusa, chiedo alla signora grassa ma simpatica, cos'è l'I phone mille? È un accessorio che non può mancare, è una cosa eccezionale, è un prodotto all'avanguardia, è un oggetto imperdibile, è il futuro. Cavolo, ho pensato mentre guardavo la signora, anch'io ho bisogno di questo I phone mille.

ancora mattino

Al  mattino mi arrivano varie telefonate che mi offrono fantastiche occasioni per risparmiare. Risparmiare è l'obiettivo di tutti mi dicono al telefono quando gli faccio notare che le loro offerte non mi interessano. Non mi interessa cambiare compagnia del telefono gli dico, non mi interessa cambiare compagnia dell'energia elettrica, non mi interessa cambiare compagnia del gas, non mi interessa andare allo spettacolo teatrale il cui incasso sarà devoluto per i bambini del villaggio in Africa dove non hanno nemmeno i soldi per le matite, non mi interessa comprare olio vino formaggi scarpe materassi scatolette di tonno cibo per gatti libri mobili prodotti per la casa. Non me ne frega nulla di nulla, urlo dopo cinque minuti di monologo in cui mi vengono elencate le fantastiche caratteristiche del prodotto che mi farà risparmiare.

mercoledì 6 ottobre 2010

rivoluzioni

La rivoluzione deve cominciare da ben più lontano, deve cominciare in interiore homine. Occorre che la gente impari a non muoversi, a non collaborare, a non produrre, a non farsi nascere nuovi bisogni, e anzi a rinunziare a quelli che ha.
Luciano Bianciardi, La vita agra, Bompiani, 2001

martedì 5 ottobre 2010

una sera

Un paio di mesi fa il mio amico Luca mi ha detto Esci che andiamo alla sagra dell'estate in un posto qui vicino. Vengo solo se ci sono le giostre, ho detto a Luca. Lui mi ha risposto, quasi seccato, che non me l'avrebbe nemmeno chiesto di uscire se non c'erano le giostre, che una sagra senza le giostre non è nemmeno una sagra, che l'unica ragione per andare alle sagre è quella di fare un giro in tagadà, sugli autoscontri, sui dischi volanti, anche se la sua attrazione preferita rimangono le gabbie. Non capisce più nulla quando vede le gabbie e rompe le palle a tutti perché le gabbie sono la miglior giostra che ci sia in questa terra, che chi ha inventato le gabbie è un genio e alla fine spende un sacco di soldi per farsi i giri sulle gabbie.
Vorrei fare il postino

mattino

Quando in autostrada vedo i camion che trasportano animali penso: che vita di merda. Quando la mattina vedo le gente accatastata nella metropolitana di Roma penso: che vita di merda.

lunedì 4 ottobre 2010

Lunario del paradiso

Io sono un malinconico nato, ve lo dico subito. Ho la malinconia che mi gorgoglia in basso, viene su dalla pancia, fa il giro delle budelle, poi si piazza nello stomaco e diventa magone. E col magone non sto più fermo, mi alzo, mi siedo, mi muovo, fumo come una ciminiera, tutto mi sta sui coglioni.
Gianni Celati, Lunario del paradiso, Feltrinelli, 1996

secondo

Il mio amico Riccardo ha detto che scherzava quando mi diceva di apire un blog. Ormai l'ho fatto.

primo

Un giorno un mio amico che si chiama Riccardo e che non ha un blog mi ha detto, perché non apri un blog? Gli ho risposto, perché dovrei aprire un blog?, e lui mi ha detto che non si risponde a una domanda con un'altra domanda e così ho aperto un blog.