sabato 21 settembre 2013

perchè i ministeriali

Perché i ministeriali sanno quando il collega di stanza si avvicina alla depressione. All'improvviso gli viene da fare un movimento coattivo e inutile. Ci sono quelli che prendono a far schioccare le dita anche se non c'è nessuno da chiamare, nessun pensiero da trovare. Camminano per i corridoi schioccando le dita. Più il rumore si fa forte, più si avvicinano alla stanza. Aprono la porta con una violenza da far tremare i vetri. Si siedono sbuffando, rispondono a monosillabi.
Ci sono quei colleghi di stanza che non sono depressi, ma lo diventano perché non ne possono più di vedere il collega schioccare le dita per il corridoio. Si prendono una fissazione. Così uno guarisce e l'altro si ammala.
Antonio Pascale, La manutenzione degli affetti, Einaudi, 2003

lunedì 2 settembre 2013

i passanti

I passanti sono diventati rari nelle strade della Black Town alcune delle quali sono quasi deserte. Ma esse rimangono popolate d'iddii innumerevoli che s'affollano nell'ombra, che erompono dagli spazi illuminati, che guatano da tutti i muri, che ghignano in tutti i cantoni, si parano dinanzi a tutte le svolte, smorfeggiano nel labirinto interminabile delle viuzze identiche, vi circondano, vi perseguitano, vi opprimono, formano due ali minacciose di mostri di pietra, di ferro, di granito, di profido, di legno, di metallo, in mezzo a cui la vostra incredulità occidentale perde un po' della sua sicurezza, la vostra anima europea finisce col subire come l'indiana il fascino della Potenza Invisibile.
Mario Appellius, India, Alpes, 1931