sabato 31 marzo 2012

e poi

E poi ogni tanto mi dimentico di aggiornare questo blog. Ogni tanto invece mi ricordo.

martedì 27 marzo 2012

Che poi dobbiamo trovare un posto dove mollarti.
Mi vuoi mollare in corsa?
No, forse a Chiusi, al limite Arezzo. Ma non ha senso. Intanto andiamo.
A me va bene anche Firenze.
Non ha molto senso, qui  siamo a 200 km da Roma.
Ma a me fa piacere stare con te.
Quello è un castagneto.
Quale?
Quello. Sai come sono fatti, no?
No.
Non hai mai visto un castagneto?
No.
Davvero?
Davvero.
E' bellissimo.
Sì?
Sì. Ti ritrovi in un bosco e improvvisamente vedi solo alberi dello stesso tipo, maestosi.Tutti vicini. Li riconosci anche se non li hai mai visti. E poi ci sono i ricci per terra.
Che bello.
Ce ne sono non lontano casa mia.
Poi mi ci porti, un giorno?
E' che dobbiamo assolutamente fare benzina.

lunedì 26 marzo 2012

è cambiata l'ora

E' cambiata l'ora. Ecco. Tutti gli anni, due volte l'anno, cambia l'ora. Un'ora avanti e un'ora indietro. Un'ora si sonno in più e un'ora di sonno in meno, che poi l'ora cambia nel fine settimana e io non mi sono mai accorto di questo cambio dell'ora. E soprattutto devo ancora capire bene a cosa serva.

venerdì 23 marzo 2012

con calma

Qui e in altri luoghi che conosco tutti fanno le cose con molta calma, la calma è alla base di tutte le azioni e io, che sono una persona molto calma, aspetto con gioia che le cose accadano. A volte la calma supera se stessa e non succede nulla e io, che sono una persona molto calma, a volte mi incazzo.

mercoledì 21 marzo 2012

fuori dalla finestra

Ogni tanto guardo fuori dalla finestra per vedere che succede. Spesso non succede niente, altre volte invece si notano movimenti che presuppongono o prevedono fatti più o meno importanti. Durante l'arco di una giornata si possono imparare un sacco di cose guardando fuori dalla finestra oppure, altre volte, non si impara niente, si guarda e basta.

sabato 17 marzo 2012

città

Quale città?
Facile. Roma. E' semplicemente la mia città, l'unica in cui posso immaginare una peripezia simile. Poi è una città ad anelli. Dall'interno all'esterno: le diverse cerchia di mura; la circolare, che è una staffetta di tram; la tangenziale, che non ha il coraggio di fare tutto il giro e dopo un semicerchio si sfibra in un'inifilata di viali; l'anello ferroviario; la linea difensiva formata dai quindici forti ottocenteschi; il Grande raccordo anulare.
Tommaso Giartosio, L'O di Roma, Laterza, 2012

giovedì 15 marzo 2012

allontanarsi dalla linea gialla

L'altro giorno pensavo che sarebbe un gran bel lavoro fare l'annunciatore alla stazione. Penso che proverei una certa soddisfazione nel ripetere migliaia di volte al giorno, treno in transito al binario quattro, allontanarsi dalla linea linea gialla. Ma ho pensato che la cosa che in assoluto mi piacerebbe di più sarebbe poter urlare, è severamente vietato attraversare i binari, senza aggiungere altro sui sottopassaggi.

lunedì 12 marzo 2012

e questa regione

La sensazione è che questa regione sia immensamente grande e immensamente varia ma che alla fine sia un'unica grande regione. Sembra una considerazione del cazzo  e forse lo è, ma è proprio quello che ho pensato mentre giravo questa immensa regione in lungo e in largo.

mercoledì 7 marzo 2012

non che

Non che siano sospettosi o a disagio. Al contrario, sono personalità forti e vigorose, sicure. Solo, non hanno affatto quella fede implicita, tipica del nostro tempo, che tutti siano o debbano essere buoni verso di loro: non se lo aspettano, e non lo desiderano per nulla. Mi ricordano quei cani mezzo selvaggi che si affezionano e ubbidiscono ma non vogliono confidenza. Non si lasciano toccare e non vogliono essere coccolati. Quasi si sente il loro ringhiare selvatico.
D.H. Lawrence, Mare e Sardegna, Il Maestrale, 2006

lunedì 5 marzo 2012

finì

Finì il negroni, mi diede un bacio sul collo, appoggiò il bicchiere sul tavolo, prese il suo cappotto e il berretto di lana cotta e si avviò verso l'uscita. Salimmo in macchina, la radio suonava qualcosa che non riuscivo a riconoscere.
Il sesso è una forma di resistenza, pensavo mentre ascoltavo la musica che usciva dalla radio dell'auto di Bea, e non era il caso di pensare al sesso in quel momento, non avevo ragioni per pensare al sesso, non avevo grandi ragioni per pensare, ma, come al solito, pensavo.

venerdì 2 marzo 2012

lo leggevo

Lo leggevo sempre perché fin dalla prima sera quei raduni o festeggiamenti mi erano parsi frequentati solo da gente che soffriva di un disturbo noto come solitudine e quindi cercavo di starmene appartato non volendo che me lo attaccassero anche a me.
Daniele Benati, Cani dell'inferno, Feltrinelli,2004