Che la mia bicicletta e che le biciclette in generale, come tutti i mezzi di trasporto che non utilizzano il petrolio, siano di disturbo in questa città è del tutto evidente, basta uscire una qualsiasi mattina, un qualsiasi pomeriggio, una qualsiasi sera, una qualsiasi notte per notare come tutti gli abitanti di questa gigantesca città non possano evitare di utilizzare mezzi di trasporto a motore.
lunedì 31 gennaio 2011
domenica 30 gennaio 2011
per andare al lavoro
Per andare al lavoro, per andare a fare la spesa, per andare al cinema, a cena fuori, ai concerti, a fare un giro in centro tutti usano esclusivamente la macchina o il motorino. Più le auto e i motorini sono ingombranti e inquinanti più acquisiscono il loro status di dominatori delle strade di questa città. La lentezza e le ridotte dimensione della mia bicicletta devono aver innervosito parecchio la signora con la pelliccia che, non a caso, indossava anche un cappello enorme, un anello enorme al dito, e aveva pure e un culo e un naso enormi.
sabato 29 gennaio 2011
l'amore ai tempi
Era per questioni condominiali e sentimentali
per disegnarti sulla schiena delle strisce pedonali
per distruggere una fabbrica perché troppo malinconica
era per i tuoi occhi all’ufficio degli oggetti smarriti
fare l’amore nei container e i vari ricordi
e non poterti raggiungere perché ci sono le targhe dispari
e i nostri venerdì neri i tuoi miracoli economici
e i lunedì difettosi accompagnami a raccogliere i petardi che non sono esplosi
il nostro scambio d’organi ha imbrattato le pareti dobbiamo ridipingerle
e andremo a prendere freddo da qualche parte
per disegnarti sulla schiena delle strisce pedonali
per distruggere una fabbrica perché troppo malinconica
era per i tuoi occhi all’ufficio degli oggetti smarriti
fare l’amore nei container e i vari ricordi
e non poterti raggiungere perché ci sono le targhe dispari
e i nostri venerdì neri i tuoi miracoli economici
e i lunedì difettosi accompagnami a raccogliere i petardi che non sono esplosi
il nostro scambio d’organi ha imbrattato le pareti dobbiamo ridipingerle
e andremo a prendere freddo da qualche parte
Vasco Brondi [Le luci della centrale elettrica]
venerdì 28 gennaio 2011
negli ultimi anni
Negli ultimi anni sono stato lavoratore a tempo determinato, co.co.co., co.co.pro, lavoratore in ritenuta d'acconto, lavoratore stagionale, socio lavoratore in cooperativa, lavoratore interinale, lavoratore a chiamata, lavoratore in nero, ho aperto la partita iva, ho chiuso la partita iva. Ho fatto vari tipi di lavori quasi tutti sottopagati, quasi tutti senza grossa soddisfazione. Non credo di essere portato per il lavoro, come dice il mio amico Gianluca, onestamente non son fatto per lavorare.
giovedì 27 gennaio 2011
mi perdo
Mi perdo tutte le volte a Trastevere pensavo mentre passavo per la quarta volta davanti a una coppia di romani seduti di fronte a un bar di via della Scala che mi guardavano sempre più divertiti. Potrei chiedere a quei due romani ho pensato, ma non chiedo mai indicazioni stradali a nessuno, è molto meglio perdersi e poi trovarsi, penso e ho sempre pensato.
mercoledì 26 gennaio 2011
insegnanti
Anch'io ho avuto questi insegnanti con la mania perversa di suonare il flauto e pizzicare la chitarra, insegnanti che mi hanno costretto a imparare a memoria una stupida poesia di Schiller di sedici strofe, cosa che ho sempre considerato come una delle punizioni più atroci che potessero essermi inflitte. Anch'io ho avuto di questi insegnanti che nutrono un disprezzo inconfessato per gli essere umani, un disprezzo che loro, quei galoppini dello Stato sentimentali e patetici con l'indice alzato, erigono a norma di fronte ai propri alunni impotenti.
Thomas Bernhard, Antichi Maestri, Adelphi, 2007
Thomas Bernhard, Antichi Maestri, Adelphi, 2007
martedì 25 gennaio 2011
aspirante attrice
Tu non sai nulla di me, non puoi capire, mi disse l’aspirante attrice mentre fissava il bicchiere che aveva di fronte e mentre io osservavo lei attraverso le lenti dei miei occhiali nuovi e spessi.
Non potevo capire l’aspirante attrice, in quel momento non capivo nemmeno perchè stavo in quel locale, in quella città, in quella notte di giugno, con quella aspirante attrice.
Non capivo che cosa ci potesse fare una aspirante attrice, in un bar, a Firenze, con me in quella notte di giugno.
Mi chiedevo che cosa potesse essere scritto alla voce professione sulla carta d’identità di un’aspirante attrice; forse c’era scritto semplicemente professione aspirante attrice, pensai il giorno dopo.
Non potevo capire l’aspirante attrice, in quel momento non capivo nemmeno perchè stavo in quel locale, in quella città, in quella notte di giugno, con quella aspirante attrice.
Non capivo che cosa ci potesse fare una aspirante attrice, in un bar, a Firenze, con me in quella notte di giugno.
Mi chiedevo che cosa potesse essere scritto alla voce professione sulla carta d’identità di un’aspirante attrice; forse c’era scritto semplicemente professione aspirante attrice, pensai il giorno dopo.
lunedì 24 gennaio 2011
il prete
Il prete beve il suo martini doppio e ne ordina un altro insieme a una bistecca. Mi dice che dovrei valutare l'eventualità di farmi prete. Potrebbe procurarmi un lavoro a Los Angeles e così fare una vita da pascià circondato da vedove morenti che mi lasciano tutto comprese le figlie, ah ah, scusa la volgarità ma questo diavolo di martini è una bomba.
Frank McCourt, Che paese, l'America, Adelphi,2003
sabato 22 gennaio 2011
tempi di produzione
Avevamo a disposizione un minuto e venti secondi, non un secondo di più e non un secondo di meno. Un minuto e venti secondi per eseguire a regola d’arte la nostra operazione.
Il tempo, per la produzione dell’Aprilia in estate, è denaro; l’estate è il momento in cui i ragazzini si fanno comprare il motorino, l’estate è il momento in cui gli adulti cambiano il motorino.
L’estate è il momento in cui l’Aprilia assume, attraverso le agenzie di lavoro interninali locali, decine di giovani operai che, dopo una giornata di addestramenti, vengono messi in catena di montaggio ad avvitare bulloni, a montare specchietti, carene in vetroresina, martitte luccicanci, motori roboanti, candele, freni a disco, manopole, selle e copriselle.
In autunno nessuno compra gli scooter, la produzione diminuisce, i cosiddetti interinali possono cercarsi un altro lavoro.
venerdì 21 gennaio 2011
andata e ritorno
Il tempo di percorrenza che ho calcolato da Piazza della Repubblica a Piazza Venezia non è mai lo stesso, come non impiego mai lo stesso tempo per percorrere la stessa tratta al contrario. Nonostante abbia qualche remota possibilità di calcolare con precisione il tempo di andata è del tutto impossibile calcolare il ritorno.
giovedì 20 gennaio 2011
è incredibile
E' incredibile la quantità di cose che riesce a fare gente che non è mai nata: Romolo fondò Roma, Noè fece l'arca, Robinson sopravvisse vent'anni in un'isola deserta, con lo scomodo aggiuntivo di muoversi tra pagine e parole di un grosso libro, due volumi.
Giorgio Manganelli, Antologia Privata, Rizzoli, 1989
mercoledì 19 gennaio 2011
egli era stato
Egli era stato assai competente in fatto di cose che non esistono.
Giorgio Manganelli, Antologia Privata, Rizzoli, 1989
Giorgio Manganelli, Antologia Privata, Rizzoli, 1989
martedì 18 gennaio 2011
come a una voce
Come a una voce lontana presto ascolto,
Ma intorno non c'è nulla, nessuno.
In questa nera buona terra
Voi deporrete il suo corpo.
Né il granito né il salice piangente
Faranno ombra al cenere leggero,
Solo i venti marini del golfo
Per piangerlo accorreranno...
Anna Achmatova, Poema senza eroe, Einaudi,1996
Ma intorno non c'è nulla, nessuno.
In questa nera buona terra
Voi deporrete il suo corpo.
Né il granito né il salice piangente
Faranno ombra al cenere leggero,
Solo i venti marini del golfo
Per piangerlo accorreranno...
Anna Achmatova, Poema senza eroe, Einaudi,1996
lunedì 17 gennaio 2011
leggere
Personalmente, non mi considero neanche un lettore, e tantomeno un lettore intelligente. Le mie letture sono finalizzate al furto. Rubare a un autore vivente, per di più della mia stessa zona, sarebbe imbarazzante, e del resto non ho letto neanche Piovene, Parisi e Rigoni Stern.
Vitaliano Trevisan, Tristissimi giardini, Laterza, 2010
Vitaliano Trevisan, Tristissimi giardini, Laterza, 2010
domenica 16 gennaio 2011
uscire dalla città
Difficile farsi un'idea dell'insieme, mentre si percorrono strade come questa. Del come e del perché, si è tanto detto e tanto scritto, che non mi sembra il caso di aggiungere alcunché, a parte forse una considerazione, che tutto, ora, mi sembra unito, come se non si uscisse mai dalla città, o meglio, come se si continuasse, ininterrottamente, a uscire dalla città, senza mai uscirne del tutto.
Vitaliano Trevisan, Tristissimi giardini, Laterza, 2010
Vitaliano Trevisan, Tristissimi giardini, Laterza, 2010
sabato 15 gennaio 2011
camminando
Camminando per le strade di una grande città ho visto un grande negozio di orologi e mi sono fermato lì davanti a guardare la vetrina. C’erano molti orologi, di varie marche, dimensioni, colori, forme, prezzi. Non ho mai avuto un orologio in vita mia ma quel giorno mi è venuta una grande voglia di comprarmi un orologio per poter sempre sapere che ore sono. Una signora si è avvicinata e mi ha chiesto, Che ore sono? Non lo so, ho risposto, non ho l’orologio.
venerdì 14 gennaio 2011
al piano di sopra II
La signora del piano di sotto mi ha chiesto da dove vengo, che lavoro faccio, se sono sposato, se ho figli, se ho cani gatti serpenti, se mi sta simpatico il presidente, come mi trovo a Roma, se i miei genitori sono vivi, se per caso mi avanza della farina che deve fare un dolce. Non per farsi gli affari miei, ma una vecchia signora deve sapere chi abita al piano di sopra al suo.
giovedì 13 gennaio 2011
mercoledì 12 gennaio 2011
è gia tanto
E' già tanto che volevo scriverne,
ma l'argomento è difficile,
rinviato a dopo di continuo
e, credo, degno di un miglior poeta,
più di me stupito del mondo.
Ma il tempo incalza. Scrivo.
Wislawa Szymborska, Due punti / Qui, Libri Scheiwiller, 2010
martedì 11 gennaio 2011
incomprensioni
Oggi ho visto un cane che parlava con un gatto e sembravano non capirsi molto, allora mi sono avvicinato al cane ma non sono riuscito a capire nulla e poi ho chiesto al gatto cosa stesse succedendo ma nemmeno il gatto sono riuscito a capire.
lunedì 10 gennaio 2011
sono un mago
Sono un mago, mi disse il signore in piazza Santa Maria in Trastevere, sono un mago, ma anche un attore, un cantante, un politico, un comico e faccio anche le imitazioni. Parlo tutti i dialetti d’Italia e tutte le lingue del mondo, aggiunse il signore in piazza Santa Maria in Trastevere. I speak english, ich spreche deutch, hablo espanol, ma anche francais. Ora vivo qui ma ho vissuto in tutte le regioni d’Italia e in tutte le città del mondo. Ho fatto il militare a Cuneo, sono stato innamorato di una donna di Venezia - ndavo coa gondoeta - mia madre è siciliana - e poi sono andato a New York, Londra, Bombay, Casablanca, Parigi, Pechino, dappertutto sono stato, disse. Volete che vi canti qualcosa?, sono anche cantante come vi ho già detto, - la conoscete questa – I see trees of green red roses too, I see em bloom for me and you, And I think to my self, What a wonderful world. Volete che vi reciti qualche cosa?, Quanno che nonna mia pijò marito
nun fece mica come tante e tante che doppo un po' se troveno l'amante...Lei, in cinquant'anni, nu' l'ha mai tradito!, lo conoscete questo? Ma che ne sapete voi giovani di Trilussa? Ho lavorato anche al cinema con Sordi, Fellini, con Mastroianni, con tutti. Eh eh, bella vita la mia vero?
nun fece mica come tante e tante che doppo un po' se troveno l'amante...Lei, in cinquant'anni, nu' l'ha mai tradito!, lo conoscete questo? Ma che ne sapete voi giovani di Trilussa? Ho lavorato anche al cinema con Sordi, Fellini, con Mastroianni, con tutti. Eh eh, bella vita la mia vero?
Mi alzai dagli scalini della fontana dove ero seduto, il culo iniziava a ghiacciarsi.
Dove vai?, mi chiese il signore sorpreso. Non stai ancora un po’ qui, ti faccio un gioco di prestigio, ti racconto la mia storia d’amore con la veneziana, ti recito un’altra poesia, mi dai una sigaretta per favore?
Gli diedi la sigaretta, gli diedi anche l’accendino. Mi avviai verso San Calisto, a due passi dalla piazza, entrai nel bar San Calisto, Buon giorno signore, che desidera signore?, mi chiese il tizio dietro al bancone. Un caffè, risposi, grazie. Un caffè è proprio quello che ci vuole in questo momento, non crede signore?, mi disse il barista. Certo, risposi, è per questo che ho chiesto un caffè, aggiunsi. Presi il caffè e andai in uno dei tavoli liberi.
Dopo pochi secondi entrò un signore che mi disse sono un mago, ma anche un attore, un cantante, un politico, un comico e faccio anche le imitazioni. Parlo tutti i dialetti d’Italia e tutte le lingue del mondo, aggiunse il signore in piazza Santa Maria in Trastevere. I speak english, ich spreche deutch, hablo espanol, ma anche francais. Ora vivo qui ma ho vissuto in tutte le regioni d’Italia e in tutte le città del mondo.
domenica 9 gennaio 2011
al piano di sopra
Ieri la vecchia signora del piano di sotto mi ha chiesto se sono il signore del piano di sopra, ma non per farsi gli affari miei, la vecchia signora del piano di sotto mi ha chiesto se sono il signore del piano di sopra perché il portiere le ha detto che al piano sopra il suo abita un nuovo signore che viene da lontano e che non si sa che lavora faccia e che non s’è capito se ha moglie figli gatti cani serpenti e con i tempi che corrono è bene sapere chi abita al piano di sopra di una vecchia signora.
sabato 8 gennaio 2011
ancora un gatto
Il gatto mi guardava da qualche minuto con estrema indifferenza. Sono andato verso di lui, non si è mosso e ha continuato a guardarmi con molta indifferenza. Mi sono fermato a pochi centimetri dal gatto, lui stava immobile e mi ha guardato con una certa indifferenza. Ho provato ad accarezzarlo e mi ha morso la mano con totale indifferenza, poi si è allontanato di qualche metro, si è seduto e ha continuato a guardarmi.
venerdì 7 gennaio 2011
è meglio
E' meglio buttarsi in acqua, diceva, piuttosto che gironzolare sul bordo della piscina. Per me era vero il contrario. Mai fare un gesto troppo brusco, ma lasciarsi pervadere, passivamente e con lentezza, dallo spirtito dei luoghi.
Patrick Modiano, Nel caffè della gioventù perduta, Einaudi, 2010
Patrick Modiano, Nel caffè della gioventù perduta, Einaudi, 2010
giovedì 6 gennaio 2011
favola
Un uomo di bassa statura disse: "Sarei disposto a tutto, pur di essere solo un pochino più alto". Appena aveva finito di dirlo, che guarda...e vede che lì davanti a lui c'è una fata. "Che cosa vuoi?", gli chiede la fata. Ma l'uomo di bassa statura sta lì e per la paura non riesce a dire nulla. "Beh?", dice la fata. Ma l'uomo di bassa statura sta lì e tace. La fata scomparve. Allora l'uomo di bassa statura cominciò a piangere e a mangiarsi le unghie. Dapprima si rosicchiò tutte le unghie della mani, poi quelle dei piedi.
Lettore, rifletti su questa favola, e ti sentirai a disagio.
Daniil Charms, Casi, Adelphi, 2008
Lettore, rifletti su questa favola, e ti sentirai a disagio.
Daniil Charms, Casi, Adelphi, 2008
mercoledì 5 gennaio 2011
tanti anni fa
Tanti anni fa avevo imparato a stare solo, una grande conquista dopo serate buttate via in compagnia di persone pleonastiche, tanto per uscire, tanto per non restare in casa solo (qualcuno dirà per ammazzare il tempo, ma io non l'ho mai detto e non lo dirò mai). Ragazze parassitarie, film idioti, ristoranti a strozzo, giri a vuoto, con il risultato quotidiano di uno stress oceanico. Poi la scoperta della soludituine gioiosa.
Luigi Malerba, La superficie di Eliane, Mondadori, 1999
Luigi Malerba, La superficie di Eliane, Mondadori, 1999
martedì 4 gennaio 2011
signora
Una signora con i capelli rossi mi ha chiesto se avevo una sigaretta, poi mi ha chiesto se avevo l'accendino, poi mi ha chiesto se avevo una sigaretta per il marito che sarebbe arrivato dopo poco, poi mi ha chiesto se avevo un euro per il cappuccino e ha aggiunto che mi chiedeva solo un euro anche se il cappuccino costa un euro e venti perché i venti centesimi li avrebbe chiesti a qualcun'altro.
lunedì 3 gennaio 2011
domenica 2 gennaio 2011
nuovo anno
Netto miglioramento il primo di gennaio. Il mio stato rasenta l'ebetitudine; non è poi così male.
Michel Houellebecq, Estensione del dominio e della lotta, Bompiani, 2009
Michel Houellebecq, Estensione del dominio e della lotta, Bompiani, 2009
Iscriviti a:
Post (Atom)